Animali in Sud Africa

Il giorno dopo essere scesi a sud di CapeTown si sale a nord in una paurosa e lunghissima strada rettilinea a due sole corsie ma col limite di velocità a 120km/h. Per centinaia di chilometri la strada corre sulle dune coperte da vegetazione giallastra senza che ci sia segno di civiltà. L'unico segno di vita sono i benzinai solitamente accompagnati da una paninaro da cui gustare un panino con carne speziatissima.

Lungo la strada ci sono riserve naturali a gestione privata in cui sono contenuti alcuni animali tipici della zona che sono più o meno stati addomesticati o comunque allevati per produrre carne: è quindi facilissimo trovare ovunque struzzi, springbok, gembok, cudu, eland, zebre. Anche fuori dalle riserve naturali è facilissimo trovare grossi serpenti, tartarughe di terra e manguste.

La metà del viaggio era il parco naturale West Coast in cui si può entrare con le auto e seguire la strata asfaltata lungo le colline con la speranza di avvistare animali. Anche in questo caso è molto facile vedere struzzi, manguste e antilopi di vario genere. Ho provato a fare fotografie ma i risultati sono stati talmente orrendi che per la prima volta ho odiato il mio smartphone Motorola.

Il parco circonda una baia naturale in cui l'oceano Atlantico rientra e si calma formando un mare simil Adriatico con spiaggie di finissima sabbia chiara che prosegue per decine di metri sul fondale piatto. Nonostante fosse ottobre (inizio primavera lì) è stato possibile mettere i piedi a mollo in acqua e camminare nella sabbia finissima a piedi nudi.


Proseguendo all'interno del parco per qualche altro chilometro si raggiunge la costa atlantica che sconvolge ogni idea di pace che il parco deserto e la laguna calma e calda avevano contribuito a creare: il vento gelido è fortissimo e le onde di alcune metri si infrangono rumorosamente negli scogli sull'Atlantico creando distese di giallastra e puzzolente schiuma (questa volta c'è solo la puzza di mucillaggine a ricordare l'Adriatico).


A parte i pinguini di Simon's Town raccontati nell'altro articolo ho poi visto le foche all'interno del porto turistico di Cape Town dove è stato realizzato un terrazzino per permettere loro di prendere il sole.


Quattro passi al Capo di Buona Speranza

Se il sabato non sai cosa fare e ti trovi casualmente a Cape Town in Sud Africa può essere una buona idea fare quattro passi al Capo di Buona Speranza. Si trova all'interno di un parco nazionale a pagamento dove i paesaggi sono assolutamente lasciati incontaminati a parte il nastro di asfalto che ti porta nel punto più a sud del parco.

Abbiamo fatto l'errore di dedicare solo il pomeriggio alla gita avendo purtroppo i tempi molto ristretti. La gita corretta dovrebbe comprendere una giornata intera partendo la mattina da Cape Town per raggiungere Simon's Town e vedere i pinguini e poi passare del tempo con calma nel parco del Capo di Buona Speranza. Al ritorno poi bisogna visitare prima del buio strada panoramica di Chapman's Peak.

A Simon's Town è stata costruita una riserva artificiale per i pinguini: sulla spiaggia ci sono le passerelle per i turisti e tutt'attorno sono state installate delle piccole tane in vetroresina per la nidificazione dei piccoli pinguini suafricani. Sottolineo piccoli perché, nella mia ignoranza, mi aspettavo di vedere pinguini alti un metro come quelli che si vedono nei documentari in tv. In realtà i pinguini sudafricani sono alti meno di 40 centimetri. L'altra cosa che sembra strana è la loro costante indifferenza nei confronti degli esseri umani: loro, piccolissimi, stanno a prendere il sole nelle immediate vicinanze di gruppi di turisti rumorosi alti almeno quattro volte loro. E' strano vedere questo comportamento confrontandolo con quello dei nostri animali domestici che spesso si avvicinano o rimangono calmi solo in presenza del padrone.

La visita vale solo per la curosità di vedere, ascoltare e odorare per la prima volta un animale che normalmente si vede solo in tv e poter dire "io ho visto i pinguini".


Il parco del Capo di Buona Speranza è invece il regno dei babbuini. Tutti le persone che incontri e tutti i cartelli stradali di avvisano della loro presenza e della loro aggressività. Penso di essere stato l'unico ad entrare ed uscire dal parco senza averne visto uno.

Il paesaggio naturale è bellissimo: pareti a picco sul mare, mare che si infrange sugli scogli e piccole baie dalla sabbia bianchissima. La scalata ai due fari è una bella prova fisica ma che in ottobre si affronta piacevolmente senza sudare troppo. Arrivati al primo e al secondo faro non c'è nulla da fare. Ci si riposa ammirando il paesaggio marittimo e pensando a quanto è facile trovare paesaggi che ti togliono il fiato e pensando alla fortuna che si ha per averli visti.


Il ritorno va obbligatoriamente fatto passando dalla strada panoramica di Chapman's Peak per vedere il panorama mozzafiato a picco sul mare. Un'unica nota stonata: la strada è a pagamento e il pagamento può avvenire con contanti o con carta di credito sudafricana. Come detto era ormai buio quando ci siamo passati ed ho scattato un'unica foto che forse rende solo minimamente l'idea del paesaggio visibile sulla Hout Bay.