Non le interessa il lavoro?

Mi arriva una mail di notifica da Linkedin: qualcuno vuole collegarsi con me che, se fossimo su Facebook vorrebbe dire che qualcuno mi ha chiesto l'amicizia per farsi i fatti miei.
E' una recruiter che, se parlassimo italiano sarebbe una cacciatrice di teste e che, se dicessimo le cose come stanno sarebbe una che specula sul mondo del lavoro. Io non guardo in faccia a nessuno: ti vuoi fare i fatti miei? Accontentata: ora sei un mio collegamento.
Tra i fatti miei su Linkedin c'era, ora l'ho rimosso, il mio numero di telefono e quindi mi arriva subito la chiamata dalla speculatrice del lavoro.
Speculatrice: Buonasera, sono X Y dell'agenzia Z e abbiamo appena comunicato su Linkedin.
Io: Mi dica.
Speculatrice: Volevo sapere se era interessato ad un lavoro.
Io: Non sono interessato.
Speculatrice: Ma quindi non le interessa un lavoro?
Io: Ho già un lavoro.
Speculatrice: Ma se non sa quale lavoro voglio proporle come fa a non essere interessato?
Io: Sono a posto così.Grazie.
Tutto questo condito con una certa dose di arroganza tipico dei poveri centralinisti che cercano di venderti l'abbonamento al telefono, i pannelli solari gratis o l'olio d'oliva al prezzo dell'oro.

Certo fa estremo piacere essere nella categoria delle figure professionali a cui viene periodicamente offerto del lavoro però tutto si ferma lì. Per esperienze personali recenti che mi hanno portato ad odiare la categoria degli speculatori del lavoro, so benissimo che dietro ci sono offerte ridicole che non tengono monetariamente conto dell'esperienza di una persona. I simpatici fanno spesso vedere la foto del cartello, credo realmente esistito, "CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA", nel mio caso la situazione è identica ma scritta in maniera diversa: "CERCASI PROFESSIONISTA ESPERTO CHE ACCETTI LA PAGA DA APPRENDISTA".

Un po' di rispetto.

Trincia: cambio cinghia

Dobbiamo ancora imparare ad usare la trincia e quindi ogni situazione è buona per capire i limiti della macchina. Poto la siepe di lauro: proviamo a trinciare la potatura. Finisco di raccogliere i fagiolini: proviamo a trinciarli. Finisce la campagna delle zucchine: trinciamo anche quelle. Finisce la campagna dei meloni sotto serra: porto in campo aperto un mucchio di piante arrotolate e provo a passarci sopra con la trincia. Il mucchio di piante non entra? Alzo il sollevatore e poi abbasso la trincia in movimento sul mucchio di piante: ecco il momento del patacca è arrivato! Le piante si arrotolano nel rotore che si ferma. Le cinghie usate, unica parte della trincia in evidente usura, iniziano a slittare e a fumare. Nella foto sotto si vede come le ho trovate dopo la manovra scellerata. Dopo tre tentativi del commerciante fornitore di ricambi sono riuscito a trovare le cinghie della lunghezza giusta. Nella foto sotto c'è il modello montato così la prossima volta, spero non ricapiti, vado a colpo sicuro.