22/06/2012: Enovitis in Campo a Fiumana di Predappio (FC)

Preso all'ultimo momento un giorno di ferie dal lavoro per andare all'Enovitis in Campo che quest'anno si è tenuta molto vicino a casa mia. A scanso di equivoci, preciso immediamente che di viticoltura non so assolutamente nulla. Le mie conoscenze si fermano al fatto che la vite fa l'uva e con l'uva si fa il vino.

L'evento si è tenuto negli immensi poderi dell'azienda Condè che si trova nelle colline sopra al paese di Fiumana. Logistica molto difficile per gli organizzatori che hanno dovuto prevedere quattro o cinque bus-navetta per portare i visitatori dal parcheggio in un polveroso campo di orzo mietuto all'ingresso del paese fino al luogo della manifestazione al centro dei poderi Condé raggiungibili solo tramite delle ripide e strette strade.


Parcheggiata la macchina, salgo subito nella navetta mentre dipendenti dell'azienda agricola cercano di propinarti bottiglie di vino e pranzi presso il ristorante interno.

In pochi minuti si è raggiunge il campo prove dove, sotto un sole battente, lungo viali in salita, gli espositori attendono i visitatori. Dietro i gazebo degli espositori i trattori girano tra i filari facendo più o meno finta di lavorare. Recupero un berretto del diserbante Roundop della Monsanto: ottimo per chi come me apprezza l'agricoltura biologica.


Purtroppo non ho le competenze per rendirmi conto di quanto era in mostra per cui ho fotografato mezzi ed attrezzature a caso sperando di aver beccato qualche cosa di interessante.


Alle 11:30 il caldo diventa insostenibile e decido di portarmi con anticipo verso la fermata del bus-navetta. Per qualche motivo sconosciuto è stata spostata in un posto assolato. Il primo autobus scarica i visitatori e riparte subito senza attendere quelli che vogliono tornare indietro. Nell'attesa del secondo autobus si forma un certo gruppetto di persone in attesa. L'autobus arriva, scarica i visitatori ed inizia a caricare quelli che vogliono tornare indietro: purtroppo si riempe troppo presto e devo aspettare nuovamente. Ormai è mezzogiorno ed altra gente si mette in fila per prendere l'autobus. Arrivata il terzo autobus. Fortunatamente l'autista decide di ignorare il numero massimo di passegeri indicato nella targhetta vicino al posto guida e riesce a caricare tutti. Speriamo che i freni tengano nelle ripide discese verso il paese!

Arriviamo sani e salvi. Almeno noi. L'autobus non so: all'ingresso del parcheggio ha dato una botta troppo forte per esserne indenne. L'autista bestemmia e forse ripensa al significato della targhetta vicino al suo posto. Grazie di aver sacrificato l'autobus altrimenti ora sarei ancora lassù.

Al parcheggio, altri dipendenti dell'azienda ospitante cercano di vendermi altro vino. Basta.

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