L'aratura della terra dei cocomeri

Già durante la fresata per macinare le piante dei cocomeri e le piante infestanti, ormai diventate alberi d'alto fusto, si intuiva che la terra era particolarmente dura: nonostante le zappe nuove la fresa rimbalzava sul terreno.

Mi son bastati due giri con l'aratro per capire quanto sarebbe stato duro arare. Il corpo dell'aratro non sta nel solco e si sposta per andare a cercare, invano, terra più morbida. Allora riduco al massimo la larghezza del solco lavorando sull'inclinazione della bure per cercare di avere l'aratro più stabile possibile.

Il trattore tira anche la quinta marcia ma io no: non posso pensare di correggere continuamente la traiettoria. Metto la quarta e procedo a 1700rpm, appena sopra al regime di coppia massima.

Per stabilizzare ulteriormente il trattore fermo con un perno sulla barra forata la corsa verso sinistra del gancio traino del trattore. Questo consente di scaricare le forze del traino disassato sul perno e tenere più dritto il trattore. Si perde però in maneggevolezza in quanto ora è impossibile correggere le traiettorie verso sinistra: se il trattore scivola verso il solco a destra si può correggere se non dopo aver alzato l'aratro. Bisogna sempre scendere a compromessi...

Rimane solo il problema delle grosse zolle che ogni tanto ricadono dentro al solco che alzano l'aratro visto che la ruota dentro solco non riesce a tagliarle e nemmeno a schiacciarle.

Ecco un po' di foto della giornata:



Questo è il video caricato su Youtube:



400esimo articolo!

Quattrocentesimo articolo scritto su queste pagine web.
Andamento (in calo) del numero di articoli mensili.

M.A.D.I. - Aratura d'epoca a Selbagnone

Anche quest'anno l'associazione forlivese M.A.D.I. (Macchine Agricole Di Ieri) ha organizzato per l'ultimo week-end di agosto l'aratura, con trattori d'epoca, di un vasto podere dalle parti di Selbagnone (FC). La manifestazione è sicuramente in crescita visto che rispetto l'anno scorso erano presenti uno stand gastronomico, una lotteria e un po' di musica. Vale sicuramente la pena di andarla a vedere!

All'ombra, giardino di una villa antistante il podere, riposavano i trattori non impegnati nell'aratura: due Lombardini bicilindrici (un TL30 e un TL25), un Landini C35, un Fiat 25C, un OM 45R, un Field Boy, un Landini Maior 44 con tanto di sollevatore e un paio di piccoli trattori con motore monocilindrico.


Dall'altro lato della strada davano spettacolo una serie di cingolati Fiat 55C, 55L e 70C oltre ad Caterpillar D6 con motore tre cilindri costruito negli anni trenta.


Lasciava a un po' a desiderare il Fiat 70R che con le ruote in gomma e l'aratro al traino non riusciva a scaricare a terra tutta la coppia di cui è dotato.


Fenomenali due Landini a testacalda (credo sui 25cv) con ruote in ferro che non demordevano nonostante la secchezza del terreno e sicuramente bello da vedere un triciclo della Minneapolis Moline motorizzato OM la cui andatura era impressionante visto che doveva tenere le ruote anteriori, accoppiate al centro del muso, fuori dal solco.


Ho realizzato anche un video con coi sentire i testacalda e il Caterpillar in moto.