Breviglieri Trident: fine dei lavori

Spostato il rotore dall'estrema sinistra al posto di quello rotto si è passati al ridimensionamento della vasca, del coperchio e del rullo posteriore. Il rotore eliminato misura 25 centimetri quindi la nuova misura della vasca è 225cm mentre l'ingombro massimo dell'erpice rotante sarà 235cm.

L'erpice rotante è stato chiuso non prima di aver ripulito la vasca dal misto di acqua, olio, grasso e dai residui di saldatura e reinserito 25kg di grasso resistente alle alte temperature per lubrificare al meglio cuscinetti e ruote dentate dei rotori.

I telaio porta rullo con i regolatori di profondità laterali è stato sostituito con uno con regolazione con vitone centrale molto più comodo e rapido.


L'otto di dicembre abbiamo fatto la prima prova in campo, senza ancora avere le sponde montate, giusto per vedere come gira e come lavora. Finalmente ho potuto capire come funziona il sistema Trident: il dente centrale ferma le zolle forzando quelle grosse a passare da un rotore all'altro sminuzzandosi maggiormente prima di passare dietro.

L'erpice rotante è stato completato con il raschiarullo, la barra livellatrice posteriore e due belle sponde laterali molto grandi ed alte per evitare la formazione della riga tra una passata e l'altra.



Un'osservazione sulla progetto: questo erpice rotante Breviglieri è stato chiaramente progettato per rendere lungo e dispendioso qualunque tipo di manutenzione. Ad esempio sollevando la meccanica centrale i residui di olio rimasti all'interno cado dentro la vasca degli ingranaggi contaminando il grasso in essa contenuto. Inoltre i portacuscinetti superiori montati da sotto il coperchio non possono essere rimossi se non aprendo completamente l'erpice rotante. Questo rende molto costoso, in termini di manodopera, anche la sostituzione di un solo cuscinetto o di un solo paraolio.

Il kebab fatto dagli italiani

No, mi dispiace ma così non va.
Oggi ero al lavoro... Ma come al lavoro? E l'articolo precedente allora?... beh ho acceso il cellulare per trenta minuti e mi hanno beccato richiamandomi al lavoro per una giornata.

Ero a pranzo con Cristian, al centro commerciale di Forlì dove la tavola calda fornisce, oltre ai classici cibi da asporto italiani (pizza, piadina, fritture varie...), il kebab.
Se chiedi un trancio di pizza, lo riscaldano due minuti nel forno e te lo danno. Se chiedi una piadina, tre minuti di piastra e via. Se chiedi il kebab, panico generale.

Ordiniamo due kebab: scalda due panini nella piastra, taglia la carne dal rotolo, taglia i panini caldi (occhio che scottano!), arrotola i panini nella carta, metti la carne nei panini, chiedere ai clienti quali condimenti vogliono... "tutto e tutto tranne la cipolla"... metti la salsa piccante nei panini, metti l'insalata, metti le carote... "scusa, cos'è che non volevi te?"... "niente cipolla", metti la cipolla in un panino solo, metti lo yogurt nei panini. Arrotola i pannini nella stagnola altrimenti esplodono, poi mettili sul piatto col tovagliolo, poi passali al cliente.

Mi volto e dietro avevo una fila mai vista, ordinando due kebab abbiamo fermato la tavola calda del centro commerciale. Mi rivolto verso la cassa e vedo la cassiera, la confusione fatta persona, tutta sudata che chiede l'ordinazione ad altri clienti sperando non chiedano altri kebab.

Se vai a prendere il kebab da un turco probabilmente impiega lo stesso tempo ma lo vedi tranquillo e sorridente che prepara panini tutto il giorno senza fare confusione. Chissà cosa succede se facciamo preparare un piadina con prosciutto crudo, squacquerone e rucola ad un turco...

Ferie!

Da oggi, fino all'otto gennaio duemiladodici compreso, sono in ferie.

Quindi non rompete le scatole, in ogni caso spengo il cellulare.

8 dicembre

Oggi ho rimosso la bandiera italiana dal terrazzo di casa. L'avevo installata in occasione del 18 marzo per festeggiare l'orgoglio di essere italiano ed era rimasta lì, nonostante tutto.

Oggi ha fatto posto agli addobbi di Natale, nonostante potesse benissimo convivere con loro. Oramai metteva tristezza essendosi, nei mesi, adeguata alla nazione che rappresenta. Il bordo a pezzi, strappato dal vento, rappresenta benissimo l'Italia a pezzi strappata da politici inutili e da speculazioni utili solo a chi non crede nell'Italia. Il rosso sbiadito rappresenta la sinistra italiana (PD compreso) che ormai rinnega il colore rosso ed i valori da cui deriva. L'unico colore rimasto evidente è il verde, come quello del partito secessionista.

Basta triste realtà, pensiamo al Natale.

Breviglieri Trident, nuovo erpice rotante per l'officina

In cambio del Maschio HB2500, oltre ad un bel gruzzoletto di soldi, ho ritirato un erpice rotante Breviglieri Trident largo 2 metri e mezzo ed una fresa Kubota larga 135 cm da revisionare completamente.

Il Trident ha la particolarità di avere il rotore con tre denti: al centro del rotore ha un terzo dente, più corto degli altri e che ruota su se stesso, apparentemente senza utilità; aspettiamo di provarlo nella terra per capire a cosa serve.

L'esemplare in questione ha un rotore spezzato (vedi foto) e per questo ho dovuto aprirlo. L'idea è quella di eliminare il rotore rotto e stringere l'erpice rotante lasciandogli solo nove rotori per una larghezza di lavoro di 2,25cm andando a ridimensionare la scatola degli ingranaggi e il rullo posteriore.

Nonostante le rassicurazioni del vecchio proprietario, dentro non c'era solo grasso: ho trovato una miscela di poco grasso, olio ed acqua.


Tolgo i portacuscinetti superiori, tolgo il primo cuscinetto inferiore e trovo subito una brutta sorpresa. Chi lo ha sistemato prima di noi ha pensato male di saldare le ruote dentate sugli alberi. Questi ultimi sono un pezzo unico coi portadenti... come faccio a sfilare gli alberi per sostituire i paraoli?


I paraoli e i cuscinetti inferiori staranno lì. Forse mettendo solo grasso resistente alle alte temperature smetteranno di perdere. In ogni caso devo sfilare almeno un rotore per rimontarlo al posto di quello rotto quindi via di smerigliatrice angolare per consumare la saldatura.

Compleanno

Oggi per me sono 28, compiuti.

Mi ricordo di una ventina di anni fa, a casa di mia nonna a Santa Sofia, quando si scatenò una diatriba lessicale tra mio babbo e i miei nonni sull'aggettivo da utilizzare riferendosi agli anni di una persona. Tutto era nato dal fatto che in casa di mia nonna, anziché tradurre l'aggettivo "compiuti" con "fnì" (finiti), si usa "ciapàt" o qualcosa del genere che logicamente si potrebbe tradurre con l'aggettivo "presi". Purtroppo la discussione, durata un paio di ore, non portò da nessuna parte viste le numerose incongruenze tra il dialetto della Val Bidente e il Cesenate. D'altra parte non si può pretendere molto da chi con la parola "mataras" indica la coperta...

COMPLIMENTI, lei è su 7 Mega!

Gentile Cliente,
siamo lieti di comunicarle che, grazie all'adeguamento della rete di accesso, lei e' passato GRATUITAMENTE all''offerta Alice 7 Mega.
A parità di costo di abbonamento la sua velocità di navigazione è aumentata da 2 Mbps fino a 7 Mbps in download e da 256 Kbps fino a 384 Kbps in upload.
Grazie a ciò ora lei potrà inviare file di grandi dimensioni, aggiornare il suo blog con più rapidità e condividere i contenuti multimediali co più efficienza e velocità.
Ci crediamo?

Crash di Eclipse su ArchLinux

Su ArchLinux con XFCE 4.8, mi è capitato che Eclipse si chiuda immediatamente dopo aver mostrato il pop-up con i suggerimenti per l'autocompletamento del codice o dopo aver fatto un copia/incolla. Avviando l'applicazione da riga di comando ho scoperto il tipo di errore:

# A fatal error has been detected by the Java Runtime Environment:
#
#  SIGSEGV (0xb) at pc=0x61b7fa4c, pid=1865, tid=3076134592
#
# JRE version: 7.0-b147
# Java VM: Java HotSpot(TM) Client VM (21.0-b17 mixed mode linux-x86 )
# Problematic frame:
# C  [UTF-16.so+0xa4c]  gconv+0x35c
#
# Failed to write core dump. Core dumps have been disabled. To enable core dumping, try "ulimit -c unlimited" before starting Java again
#
# An error report file with more information is saved as:
# /home/andrea/hs_err_pid1865.log
#
# If you would like to submit a bug report, please visit:
#   http://bugreport.sun.com/bugreport/crash.jsp
# The crash happened outside the Java Virtual Machine in native code.
# See problematic frame for where to report the bug.
#
/usr/bin/eclipse: line 4:  1865 Annullato               ${ECLIPSE_HOME}/eclipse "$@"

Cercando nel forum inglese di ArchLinux ho scoperto che per risolvere il problema è sufficiente aggiungere in coda al file /usr/share/eclipse/eclipse.ini le seguenti due righe:

-Dorg.eclipse.swt.browser.UseWebKitGTK=true
-Dorg.eclipse.swt.browser.XULRunnerPath==/usr/lib/xulrunner-2.0/

Grazie per gli esempi

Ho il privilegio di leggere un account di posta in cui molti inviano il proprio curriculum. L'ultimo arrivato è sicuramente degno di nota simpatica in quanto ha utilizzato il modello del curriculum europeo senza però togliere i suggerimenti e gli aiuti alla compilazione. Nella colonna di sinistra sono rimasti in bella vista gli esempi, cerchiati in rosso da me, di cui il modello è pieno.
Avanti il prossimo.

Vendo erpice rotante Maschio HB2500

Vendo, per inutilizzo (ne ho già altri due), un erpice rotante Maschio HB2500 con le seguenti caratteristiche:
  • Larghezza di lavoro 2,5 metri;
  • Coltelli originali Maschio appena montati;
  • Rullo convertibile (a gabbia per l'estate e a spuntoni per l'inverno);
  • Appena revisionato: sostituiti lubrificanti interni, un paio di cuscinetti e tutti i paraoli;
  • Prezzo: 2500 euro trattabili.



L'erpice rotante è stato venduto!

11/09/2011 - Festa a Gattolino

Con un colpevole ritardo di quasi trenta giorni pubblico il resoconto della festa che l'undici settembre si è tenuta nell'area antistante alla chiesa di Gattolino.

Si  partiti con l'aratura con trattori d'epoca: un Landini C35, on OM 50C, un paio di Fiat 25C e un paio di grosse Fiat 60C hanno dato spettacolo arando un piccolo appezzamento di terreno. Purtroppo il pubblico era costretto a stare contro sole e ciò non ha giovato alla realizzazione di foto e video di qualità.

All'ombra degli alberi riposavano altri trattori d'epoca o comunque, qualora si trattasse di trattori degli anni 70, ben tenuti e riverniciati di nuovo. Sicuramente spiccavano l'imponente International 848 in configurazione triciclo e il Dragon Fire, un mezzo da Tractor Pulling che quest'anno ha fatto solo delle fiere statiche.




Finiti i 20 euro di nafta con cui erano stati riempiti i serbatoi dei trattori è stato acceso il Landini a testacalda per iniziare a trebbiare il grano. Trebbia Battistini dotata di elevatore per la paglia che di salirci sopra non ne voleva proprio sapere.



Alla serata inoltrata c'è poi stata una gara di traino tra trattori fra cui Same DA contro Venieri e Fiat 640 contro Fordson.

L'aratura della terra dei cocomeri

Già durante la fresata per macinare le piante dei cocomeri e le piante infestanti, ormai diventate alberi d'alto fusto, si intuiva che la terra era particolarmente dura: nonostante le zappe nuove la fresa rimbalzava sul terreno.

Mi son bastati due giri con l'aratro per capire quanto sarebbe stato duro arare. Il corpo dell'aratro non sta nel solco e si sposta per andare a cercare, invano, terra più morbida. Allora riduco al massimo la larghezza del solco lavorando sull'inclinazione della bure per cercare di avere l'aratro più stabile possibile.

Il trattore tira anche la quinta marcia ma io no: non posso pensare di correggere continuamente la traiettoria. Metto la quarta e procedo a 1700rpm, appena sopra al regime di coppia massima.

Per stabilizzare ulteriormente il trattore fermo con un perno sulla barra forata la corsa verso sinistra del gancio traino del trattore. Questo consente di scaricare le forze del traino disassato sul perno e tenere più dritto il trattore. Si perde però in maneggevolezza in quanto ora è impossibile correggere le traiettorie verso sinistra: se il trattore scivola verso il solco a destra si può correggere se non dopo aver alzato l'aratro. Bisogna sempre scendere a compromessi...

Rimane solo il problema delle grosse zolle che ogni tanto ricadono dentro al solco che alzano l'aratro visto che la ruota dentro solco non riesce a tagliarle e nemmeno a schiacciarle.

Ecco un po' di foto della giornata:



Questo è il video caricato su Youtube:



400esimo articolo!

Quattrocentesimo articolo scritto su queste pagine web.
Andamento (in calo) del numero di articoli mensili.

M.A.D.I. - Aratura d'epoca a Selbagnone

Anche quest'anno l'associazione forlivese M.A.D.I. (Macchine Agricole Di Ieri) ha organizzato per l'ultimo week-end di agosto l'aratura, con trattori d'epoca, di un vasto podere dalle parti di Selbagnone (FC). La manifestazione è sicuramente in crescita visto che rispetto l'anno scorso erano presenti uno stand gastronomico, una lotteria e un po' di musica. Vale sicuramente la pena di andarla a vedere!

All'ombra, giardino di una villa antistante il podere, riposavano i trattori non impegnati nell'aratura: due Lombardini bicilindrici (un TL30 e un TL25), un Landini C35, un Fiat 25C, un OM 45R, un Field Boy, un Landini Maior 44 con tanto di sollevatore e un paio di piccoli trattori con motore monocilindrico.


Dall'altro lato della strada davano spettacolo una serie di cingolati Fiat 55C, 55L e 70C oltre ad Caterpillar D6 con motore tre cilindri costruito negli anni trenta.


Lasciava a un po' a desiderare il Fiat 70R che con le ruote in gomma e l'aratro al traino non riusciva a scaricare a terra tutta la coppia di cui è dotato.


Fenomenali due Landini a testacalda (credo sui 25cv) con ruote in ferro che non demordevano nonostante la secchezza del terreno e sicuramente bello da vedere un triciclo della Minneapolis Moline motorizzato OM la cui andatura era impressionante visto che doveva tenere le ruote anteriori, accoppiate al centro del muso, fuori dal solco.


Ho realizzato anche un video con coi sentire i testacalda e il Caterpillar in moto.