Tutt'un altro mondo (1)

Venerdì scorso c'è stata la discussione di laurea di mia sorella in biotecnologie molecolari... uhm... sarebbe? boh...

Come lei, mi sono laureato all'Università di Bologna, ma a differenza sua non sono mai andato a Bologna per studio ad esclusione di una sola volta ormai 8 anni fa. Dopo la giornata allucinante di venerdì sono felice di questa differenza, sono consapevole della fortuna che ho avuto potendo frequentare ingegneria a Cesena.

Partiamo dalla stazione di Cesena alle 9.40. Siamo io, mia sorella, Cristian (il suo compagno), la Laura (una sua amica) e Alberto (il compagno della Laura). Gli 80 minuti per raggiungere Bologna sembrano interminabili, rimpiango il famoso viaggio in tre sul Movano verso Marina di Carrara... Già qui ne avrei abbastanza, se penso che mia sorella ha fatto su e giù per cinque anni mi viene male.

A Bologna prendiamo l'autobus per raggiungere la zona universitaria, la biglietteria automatica direttamente sull'autobus è una gran figata. Chissà se c'è anche in Romagna. Rimango un po' sconvolto dal traffico e dalla velocità di auto e motorini che sfrecciano in strade strette che a Cesena sarebbero zona pedonale da almeno vent'anni: da questo punto di vista Bologna è molto simile a Forlì, ma molto più amplificata. Un panino in un bar e poi via dentro lo stabile dell'università che contiene anche un museo di animali imbalsamati e rinsecchiti che pare il paradiso di ogni cacciatore. Le finestre sono chiuse e coperte, i termosifoni sono al massimo, è un gran caldo, l'ambiente è cupissimo per via delle finestre chiuse e per via della tensione infettiva di ogni laureando che attende il proprio turno. E' così che dopo poco pare mi debba laureare anch'io: un peso nello stomaco insostenibile.

E' il momento di mia sorella, bene, non ne potevo più sono in tensione anch'io, pare la mia laurea. Parte a parlare a scheggia, non si capisce nulla per via della velocità e per via delle lunghissime parole che sono utili per costruire un cruciverba su di un rotolo di carta igienica. Sul serio: ho visto tante discussioni di laurea ma è la prima volta che non capisco nulla. Anche i docenti hanno capito poco ma per fortuna si autoaccusano di essere stati poco attenti. Poi ci fanno uscire ed immediatamente rientrare per proclamare laureata mia sorella... ma come? Subito così? Senza discorsino? A Bologna sono troppo freddi e distaccati: ad Ingegneria a Cesena la proclamazione è al termine di tutte le discussioni in modo da riunire tutti ed è seguita dai bellissimi discorsi del presidente di commissione che augura ogni bene ai laureati ed alle loro famiglie... qua un cazzo... è quasi come: tieni il tuo 110 lode (voto che va per la maggiore da quando c'è il 3+2) e cavati dal cazzo che sono almeno cinque anni che occupi suolo pubblico. Tutt'un altro mondo.

Un brindisi con un po' di spumante e poi via in giro per Bologna, ma questo lo scrivo dopo.

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