Pix2Pdf 1.1 beta

Riscritta completamente l'interfaccia grafica sostituendo quella scritta con Jigloo con quella costruita con Window Builder Pro, plug-in di Eclipse recentemente rilasciato da Google.

Con l'occasione ho separato in processo di elaborazione del PDF dal resto del programma evitando il congelamento dell'interfaccia grafica durante l'elaborazione. Per fare questo ho utilizzato SwingWorker, un nuovo oggetto messo a disposizione a partire da Java6. SwingWorker esegue, lanciato da un evento, un'operazione in background lasciando libero il resto dell'applicazione. Qui sotto allego il pezzo di codice che richiama la costruzione del PDF tramite l'esecuzione dello SwingWorker che, al termine dell'operazione, segnala l'avvenuto termine.

setStatusMessage("Elaborazione in corso...");
SwingWorker worker = new SwingWorker() {
  @Override
  public Void doInBackground() {
    makePdf();
    return null;
  }
  @Override
  public void done() {
    setStatusMessage("Elaborazione terminata.");
  }
};
worker.execute();

Link per il download: http://www.urbo.altervista.org/it/download/Pix2Pdf/Pix2Pdf.php

Cielo ce l'ho

La settimana scorsa le parole di Tommy "a casa mia si vede Cielo, il canale di Sky" mi hanno scosso. Ma come, la mia TV prende 153 canali e non c'è Cielo?

Le antenne sul tetto erano, quando c'era l'analogico:
  • Banda terza verticale verso Bertinoro*;
  • Banda quarta orizzontale verso Bertinoro;
  • Banda quinta orizzontale verso Carpegna (in realtà una logaritmica multibanda UHF filtrata dal mixer).
In queste condizioni avevo il gruppo di La7 molto scarso e mi mancavano Cielo, DeeJayTv...

Questa mattina ho provato scollegare la banda quarta e a girare la multibanda verso Bertinoro, anzi, un pochetto più a nord e sono comparsi nuovi canali (il contatore segna 205) provenienti da Bertinoro e da un ripetitore nel comune di Modigliana (FC) da cui proviene Cielo (ecco perché ho puntato l'antenna un poco più a nord di Bertinoro). Ora pure il segnale di La7 è bello potente.

A nord di Cesena è quindi possibile vedere una marea di canali con due sole antenne. Un'antenna di banda terza (VHF) per le TV locali e una multibanda (UHF) per le TV nazionali entrambe puntate verso la zona di Bertinoro.

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* Monte Maggio di Bertinoro.

Fastweb

Ogni settimana mi telefona Fastweb:
Fastweb: Buongiorno, sono di Fastweb, sappiamo che lei ha Telecom, come si trova?
Io: Benissimo.
Fastweb: Quanto paga di bolletta?
Io: 40 euro al mese e dunque 80 euro ogni bolletta.
Fastweb: Telefono ed Internet?
Io: Sì, escluse le telefonate verso i cellulari che però non facciamo.
Fastweb: Ah, mi scusi ma non pensavo che avesse un simile contratto. Fastweb al momento non è competitiva come Telecom. Ritelefonerò quando avremo un'offerta migliore.

Gradisca 2010

Il 5 dicembre 2010 è stato il giorno del raduno di fuoristrada a Gradisca d'Isonzo (http://www.gradisca4x4.com). Il 4 e il 6 sono stati i giorni del trasferimento verso Gradisca e verso casa. La domanda che più frequentemente mi è stata fatta è "ma dov'è Gradisca?" che praticamente equivale a "ma dov'è l'Isonzo?". Gradisca è il provincia di Gorizia, vicinissimo alla Slovenia.

Io e Michele partiamo sabato mattina col suo Defender 90TD5 e le ruote da fango già montate: entrano in risonanza a 50km/h coprendo qualunque altro rumore; a 100km/h il rumore cala un poco. Quattro ore arrivare a Gradisca, non male. Il casello autostradale è ad alta automazione, una voce registrata ti guida nell'inserimento delle monete: praticamente la voce più calorosa di tutto il Friuli Venezia Giulia. Ben presto mi accorgo che gli uomini sobri sono freddi come il vento locale, quelli ubriachi sono allegri ma mettono un po' di timore. Le donne parlano come le badanti polacche che riempono che le case popolari in Romagna o come le slave che riempono le strade in Romagna.

Fonte: http://www.gradisca4x4.com
105 è il numero di gara e riusciamo a prendere un posto di partenza abbastanza avanzato: sicuramente ci sono più di 600 partecipanti e se non prendi il posto di partenza giusto rischi di partire dopo un paio di ore. Per capire di cosa sto parlando è sufficiente guardare una foto aerea della partenza 2009.

La mattina della partenza fa -2°C ma la cioccolata calda e i bomboloni forniti dall'organizzazione ci riscaldano un pochettino. Mi chiedo se sono sopravvissuti alla nottata quelli che hanno dormito nella tende montate sui tetti dei fuoristrada... da matti. Alle 9:30 ci danno il via e si parte prima su asfalto, poi su sterrato e in fine sul letto sassoso del torrente Torre da guadare più volte.


Ogni due ore di percorso c'è un punto di ristoro: la mattina panini per tutti sul letto del torrente, a mezzogiorno pranzo presso un agriturismo e poi altre due soste presso altre aziende agrituristiche a cui però non abbiamo partecipato per questioni di tempo. Il percorso pomeridiano prevedeva lunghe salite in quota (c'era la neve) ed altrettante discese lungo pendii fangosi ed in un caso ghiacciati. Per la prima volta c'è stato anche uno sconfinameto di alcuni chilometri in Slovenia.
Inevitabile la formazione di trenini di fuoristrada che si bloccavano ogni volta che qualcuno era in difficoltà.


Nella foto sopra si vede recupero dun fuoristrada appoggiato contro un albero e dunque bloccato. Nella foto di destra si vede invece il Defender al termine della prova alle 17:30 poco prima del lavaggio.

Lunedì si torna a casa, senza fretta e quindi niente autostrada. Si passa per le strade normali facendo tappa in qualche cittadina turistica del Friuli Venezia Giulia: Grado, Aquileia, Palmanova. Peccato che piove, viene giù tutta quella che non è caduta il giorno prima salvando il raduno.

Switch-off effettuato

Ieri è stata la grande giornata dello switch-off, un termine ormai di uso comune in tutt'Italia per identificare il passaggio dalla TV analogica a quella digitale. Ieri ero al lavoro e dunque non mi sono accorto di nulla a parte il fatto di dover risontinizzare il televisore appena tornato a casa.
Il contatore dei canali memorizzati ha toccato quota 153, compresi i doppioni e quelli a pagamento. Numero veramente impressionante per chi non era mai andato oltre il numero nove del telecomando.

Interessante notare tutti gli avvoltoi che in questo periodo di scompiglio cercando di guadagnare il più possibile. Si parte da ogni tipo di supermercato che ha moltiplicato il costo dei cavi SCART che da un paio di euro è passato a costare fino a dodici euro: ti mettono il decoder il offerta, ma poi ti chiavano col cavo SCART. Qualche antennista affogato di lavoro ha poi pensato di offrire un'antenna nuova (350 euro) a chiunque dovesse solo riprogrammare il decoder.

Digitale (2)

Puntuale come un orologio, due giorni fa si è rotto il decoder digitale terrestre di mia zia comprato appena si iniziò a parlare di questa nuova tecnologia. In realtà "comprato" non è corretto perché per l'opinione pubblica quello è il decoder che ha regalato Berlusconi visto che, all'epoca, era interamente pagato dallo Stato.

Beh, come già successo in un altro caso, prima si è bruciato l'alimentatore (piccolo di dimensioni ma non di potenza dato che era in grado di erogare 18W) poi, sostituito l'alimentatore con uno recuperato da un monitor LCD, è partito del tutto il decoder che ha smesso di funzionare.

Mancando due settimane al passaggio al digitale terrestre mia zia è subito corsa a comprarne un altro. Almeno questa volta non è analogico, non è regalato da Berlusconi e sopratutto non ha il foro per inserire la tessera che finanzia Berlusconi... non si sa mai che a qualcuno vengano dei dubbi e possa essere traviato da qualche partita di calcio.

Nuovo sterzo per il Valpadana

I pistoni di sterzo del Valpadana 4RM-450 hanno sempre rappresentato un problema per noi. Nonostante la doppia sostituzione degli anelli di tenuta verso l'esterno i pistoni continuano a perdere olio. L'usura degli anelli è ormai inevitabile vista la condizione dello stelo che risulta rigato e considerata la forma del pistone che inevitabilmente si allunga fuori squadro: lo stelo è tenuto in squadro solo dagli anelli di tenuta al termine della camera perché non ha nessun pacco di guarnizioni al suo estremo.


Partendo da due pistoni utilizzati nel sollevamento delle cabine dei camion (pagati 25€ l'uno in demolizione), sono stati realizzati due nuovi pistoni di sterzo per il Valpadana. La scelta è caduta su questi pistoni per via delle loro caratteristiche costruttive che, oltre alla guarnizione al termine del cilindro, prevedono un sottile pacco guarnizioni anche sullo stelo che consente al pistone un allungamento in squadro. Inoltre la compattezza del pacco guarnizioni consente un'elevata estensione a dispetto delle dimensioni ridotte del pistone tutto chiuso.

E' stato necessario accorciare i pistoni eliminando la parte di cilindro bombata che nel camion consente il funzionamento tipo ammortizzatore. La camera con lo stelo dovrebbe rimanere sempre vuota per la presenza del pacco ma per evitare che eventuali trafilamenti vadano in pressione è stata realizzata una luce in questa camera e collegata alla camera di pistone che lavora in contrapposizione in modo da scaricare lì l'eventuale olio.

Regalo di compleanno

Il giorno dopo l'acquisto del televisore, approffittando nuovamente dello sconto del 20%, mi sono regalato una nuova macchina fotografica: una Sony DSC-W350 pagandola 143,20€.

Sono passati ben 7 anni dall'acquisto della mia prima macchina fotografica digitale, una Sony DSC-P32; guardando le foto delle due macchine ravvicinate sembra passato un secolo per via dello spesso della macchina ma soprattutto per la dimensione del display LCD.


Perché ancora Sony? Mi ero promesso di non comprare più macchine fotografiche Sony per via del costo spropositato delle Memory Stick: mi ricordo che quando comprai quella da 128MB spesi 60 euro contro i 12 euro di una normale e comune SD di pari dimensione. Poi la svolta: da un annetto anche le macchine Sony possono utilizzare le memorie SD.

Sono rimasto stupido dal rilevatore di volti sorridenti che scatta automaticamente le foto quando una persona sorride. Finalmente sono riuscito a fotografare mia mamma senza strane e ridicole espressioni facciali.

Speriamo mi stupisca favorevolmente anche nella realizzazione dei filmati delle lavorazioni agricole in programma la prossima estate. La Nikon 7600 (in prestito) che ho utilizzato le scorse due stagioni si è rivelata veramente scadente anche da questo punto di vista. Per il momento ho realizzato una sola foto degna di nota*: un Cayman, due giorni fa, a La Spezia.


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* difficile fare belle foto nel versante adriatico sempre afflitto da pioggia e nebbia nei mesi invernali.

Digitale (1)

E' iniziato il conto alla rovescia per il passaggio forzato al digitale terrestre in Emilia Romagna: attualmente, la data fissata per lo spegnimento dell'ottima trasmissione analogica è fissata per il 2 dicembre 2010.

Oggi sono andato all'IperCoop LungoSavio e mi sono trovato davanti un clima raccapricciante. Oggi era la giornata col 20% di sconto su ogni prodotto non alimentare e il reparto Hi-Fi era stracolmo di gente che cercava la soluzione per il digitale terrestre. Bisognava addirittura prendere il numero per parlare con un commesso. Navigando tra la folla sono riuscito a prendere il numero 31 quando sul display era visualizzato il 12.

Il mio obiettivo era un televisore LCD Samsung LE19C450 19" wide per sostituire, nella mia camera da letto, una vecchia TV 15" a tubo catodico. 179 euro di listino e quindi 143 euro scontata.

Mentre ero in coda, ho potuto osservare e conseguente provare pena per quei poveri commessi che correvano in ogni direzione con televisori e decoder in mano ascoltanto i dubbi dei clienti e rispondendo con domande altrettano dubbiose. Casualmente sono capitato proprio nel momento del cambio turno ho potuto vedere la differenza tra le facce stressate di chi terminava il lavoro e le facce impaurite di chi iniziava il turno. Prima di oggi, avevo visto le stesse espressioni solo nelle facce dei dipendenti di una nota azienda di automazione per imbarcazioni nella settimana precedente alle fiere nautiche.

Alla fine sono riuscito a portare a casa il televisore LCD e in poco tempo l'ho installato e provato con molta soddisfazione. Al momento ho trovato due soli aspetti negativi in questi televisori (faccio riferimento anche alla TV LG di mia sorella):
  • L'interfaccia utente è poco ergonomica. Nonostante il telecomando sia grande quasi come tutto il televisore e sia pieno di tasti, alcune utili funzioni si raggiungono solo navigando diversi menù. Sicuramente utenti anziani troveranno difficoltà con queste nuove televisioni che sono "obbligati" a comprare.
  • Il tempo di accensione è molto elevato rispetto a quanto ci avevano abituato i televisori a tubo catodico dal momento in cui sono state eliminate le valvole termoioniche. Il mio televisore impiega ben otto secondi per mostrare le immagini.

Questioni di geometria

Perché se l'i-pad è la versione big dell'i-phone (comunque senza phone) monta una micro SIM quando il primo monta una normalissima mini SIM?
In altre parole: se nel piccolo i-phone hanno trovato lo spazio per una mini SIM, perché nel gigante i-pad non sono riusciti a farcela stare ripiegando sulla micro SIM?

Ovviamente, SIM e prodotti Apple non sono in scala tra di loro.

I prodotti della Apple saranno pure considerati fighissimi ed attireranno i clienti meglio della merda per le mosche, ma io proprio non li capisco e non riesco ad apprezzarli.

Ah tanto per concludere il discorso sulle SIM: è possibile trasformare una Mini SIM in una Micro SIM con l'aiuto di taglierino e righello. Googlando un po' è immediato trovare procedure di riduzione. L'ho fatto con una SIM Vodafone, non è particolarmente difficile (ci sono riuscito senza tagliarmi un dito).

Dropbox - la portabilità e la condivisione dei dati

Ho da poco scoperto questo fantastico e gratuito servizio che permette di condividere i file tra diversi computer e tra diversi utenti.

Dropbox mette a disposizione di ogni utente uno spazio di 2GB sui loro server. L'utente deve solo scaricare l'applicazione nei propri computer per poter iniziare a condividere files fino a 25MB di dimensione.

L'applicazione - che esiste per Linux, per Windows, per MacOSX e per diversi dispositivi mobili - crea sul computer dell'utente la cartella Dropbox che mantiene sincronizzata con la corrispondente cartella sul server.

E' piaciuto subito a mia sorella che lo ha installato sui suoi due notebook (in realtà uno è un orrendo netbook) in modo da poter condividere i documenti tra i due computer che nonostante la loro portabilità per definizione vengono tenuti fermi a casa e al lavoro.
Nell'immagine, due file sono già sincronizzati con il server, tre stanno per esserlo.

Un'ulteriore funzione è rappresentata dalla possibilità di condividere files con utenti terzi che possono raggiungero, previa fornitura link da parte del proprietario, i files contenuti in una determinata cartella.

Una nota finale per chi vuole installare DropBox su ArchLinux: i pacchetti sono presenti sulla rete AUR. Io ho installato senza problemi dropbox-0.7.110-2 e nautilus-dropbox-0.6.6-1 per l'integrazione con il file manager di Gnome.

Autobrennero

Oggi sono andato per l'ennesima volta a Verona per ritirare un pannello operatore svolgendo la noiosa mansione di corriere pagato da ingegnere.

Percorrendo l'Autobrennero A22 viene spontanea una domanda: ma non va mai a sbattere nessuno? I guardrail sono tutti arrugginiti con la stessa tonalità di colore come se fossero stati installati tutti nello stesso momento e mai sostituiti. Oppure ne hanno una scorta infinita che viene tenuta ad arrugginire anche se non installata?

Foto trovata su internet. Si vede benssimo il color ruggine dei guardrail.

PDFsam - maneggiare i pdf con facilità

Poche settimana fa ho scoperto PDFsam (il nome completo è PDF split and merge) un'applicazione gratuita ed open-source, scritta in Java e dunque multipiattaforma, per maneggiare i pdf.  In più è sviluppata da un programmatore italiano.

Permette di estrarre singole pagine del documento, di cambiare il loro ordine, di ruotarle e di inserirne delle nuove; e queste sono solo le funzioni che ho utilizzato io, in realtà ne ha molte di più. Sicuramente da provare.

Prima di entrare si bussa.

Attenzione: il pensiero seguente è molto leghista. Leggetelo con cura, pensieri simili sono molto rari da parte mia.

Negli ultimi anni si sono tenuti diversi referendum locali nell'alta Valmarecchia per portare avanti il passaggio di sette comuni dalla provincia di Pesaro-Urbino alla provincia di Rimini e dunque il passaggio dalla regione Marche all'Emilia-Romagna. Casteldelci è uno di questi comuni.
29/07/2009 - Gianluca Pini, deputato della Lega Nord e presentatore della Legge per il passaggio dei sette comuni dalle Marche alla nostra regione: "Alle 15.07 di mercoledì al Senato abbiamo scritto un pezzo di storia, abbiamo ridato dignità al popolo dell'alta Valmarecchia. Ora è in Romagna ora è legge dello Stato. La soddisfazione è incontenibile, sono commosso".
Scusate, prima di entrare, avete chiesto il permesso? Il referendum da voi è stato fatto, ma qua in Emilia-Romagna non si è mica visto nulla. Un'opinione si poteva chiedere, no? Probabilmente non sarebbe cambiato nulla, perché quando si parla di Valmarecchia tutti pensano a San Leo famoso per la sua storia, a Sant'Agata Feltria famosa per i tartufi e a Pennabilli famoso per l'antiquariato; tutti luoghi che richiamano alla mente il turismo e i soldi che ne derivano; però c'è anche Casteldelci: un comune di 455 abitanti che nessuno sa dov'è e soprattutto nessuno sa come raggiungerlo.

Iniziamo ad elencare le virtù di questo comune citando pezzi di quotidiani locali:
05/01/2010 - La Protezione Civile della Provincia di Rimini, nelle giornate del 30 dicembre e del 2 gennaio, ha effettuato una serie di sopralluoghi nel comune di Casteldelci a seguito dei già censiti problemi di dissesto idrogeologico del suo territorio.
Ah, pure terreno franoso è?
18/11/2009 - Mario Fortini, il sindaco leghista di Casteldelci (Rimini) ha imposto il crocifisso a tutti gli “edifici pubblici” del suo paese—inclusi bar e ristoranti—pena una multa di 500 euro. Unici esentati i gestori di kebab, perché di fede diversa. Hai un kebab ma non sei musulmano? Hai un ristorante e sei ebreo? Non vuoi dare spiegazioni sul tuo credo religioso? Cavoli tuoi. Al sindaco non interessa, lui vuole dare l’esempio. Così la Corte europea impara a vietare il crocifisso nelle scuole.
Pure ricca di personaggi notevoli.
11/10/2010 - Un simbolo dell'iconografia classica del comune di Casteldelci, il medievale Ponte Vecchio, rischia un crollo strutturale nel giro di poco tempo. Questo ponte è stato lasciato completamente all'abbandono e un quindicina di anni fa è stato devastato da un attraversamento di una metanizzazione.
E ci dobbiamo pensare noi?

A questo punto è ovvio che l'affare è stato fatto dalla regione Marche e dalla provincia di Pesaro-Urbino.


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N.B.: Gli articoli citati provengono dal quotidiano online http://www.romagnaoggi.it e dal sito http://www.dissapore.com.

Pergamena

Dopo ben trentaquattro mesi, praticamente come terminare l'apprendistato da metalmeccanico, è arrivata la pergamena della mia laurea specialistica.

Sono andato a prenderla questa mattina in segreteria studenti a Cesena. Un'ora di fila come al solito*, tante persone senza biglietto col numero perché non trovano dove ottenerlo: non ci vorrebbe tanto a mettere un cartello all'ingresso con scritto "Prendi il numero qui" con una bella freccia che punta al monitor LCD con microstampante integrata.

Nell'attesa sento una notizia sconvolgente: da quest'anno non c'è più il libretto cartaceo degli esami dove ogni professore scriveva il tanto agognato e sudato voto... se agli studenti tolgono anche questa soddisfazione... mi ricordo la senzazione piacevole della verbalizzazione del voto d'esame: il sorrisetto sulle labbra dello studente significava parecchie cose; da "caro professore la ringrazio per il bel voto" a "professore ti ho fregato per bene, l'esame l'ho copiato tutto dal vicino di banco".

Alla fine, eccola qua:


Domanda: cosa ne faccio di quella relativa alla laurea triennale?
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* "solito" riferito a più di tre anni fa.

C'è del movimento a Caorso...

Due anni dopo ritorno al Salone Nautico di Genova ma questa volta non come visitatore: quest'anno sono un allestitore. Allo stesso modo di quanto già successo al Seatec devo montare i nostri dispositivi nello stand di un'altra azienda.

Sveglia alle 4:20 per partire da Forlì alle 5:30 insieme a Giovanni. Per rimanere svegli si parla di tutto. Io ricordo la mia precedente esperienza a Genova:
Andrea: due anni fa io, Fabrizio e Riccardo abbiamo saltato lo svincolo a Tortona e abbiamo proseguito per Milano e abbiamo fatto inversione a Pavia perché ci siamo accorti di aver attraversato il Pò.
Giovanni: siete un branco di imbranati...

Fila chilometrica nell'autostrada ligure: da Voltri all'ingresso fiera praticamente a passo d'uomo tranne nella sopraelevata in cui tutti vanno a palla da schioppo. Impressionante, fossi stato da solo mi sarei fermato in preda al panico e avrei chiamato l'elisoccorso per farmi venire a prendere. Genova: veramente una brutta città.

Parcheggiamo alla fiera: 12 euro per 3 ore. Non mi lamenterò più dei parcheggi di Milano Marittima. Montiamo tutto il materiale, stranamente funziona tutto al primo colpo: il filo verde scollegato due messaggi più giù fa il suo dovere. Un giretto su una barca per un ultimo check-up e poi in marcia verso casa prevedendo una sosta in autogrill per un veloce pranzo. La fiera in allestimento non merita tanti commenti: una bolgia di carpentieri, muletti e cellofan.

Sulla Torino-Piacenza-Brescia, altro dialogo per rimanere svegli:
Andrea: oh mi raccomando, non voglio trovarmi a Brescia...
Giovanni: io questa strada l'ho fatta 700 volte. Devi solo evitare di sbagliare l'uscita di Piacenza per entrare nell'A1... ecco qui vado dritto... porca M... dovevo girare.
Andrea: andiamo a Brescia!
Giovanni: facciamo inversione a Caorso
[...]
Andrea: oohh abbiamo passato il casello, ah no, lo svincolo è poco dopo...
Giovanni: c'è del movimento a Caorso...
Andrea: eh proprio... il casello più brutto che abbia mai visto. Almeno è in mezzo al nulla. Non stona.
Giovanni: te porti sfiga, non ero mai capitato a Caorso
Alla fine arriviamo sani e salvi a Forlì nonostante diversi rallentamenti, almeno tre dovuti ad incidente più uno dovuto ai lavori, incontrati nelle autostrade.

Schema elettrico

Scusa, mi mandi lo schema elettrico della centralina?



Grazie a Flavio per la segnalazione.

Basta un filo?

Al lavoro ho un problema con una sorgente video ed ho passato un giorno chattando su skype con chi l'ha progettata. Allego uno stralcio della chattata comparso dopo quattro ore di conversazione e di esperimenti:
[...]
Progettista HW:
Dovremo lavorare sul design FPGA e non sono del tutto certo che ci riusciamo. Sicuramente sarà un'operazione lunga. Che tempi ci sono da parte vostra?
Andrea: per la fine di questa settimana deve essere tutto finito ed installato in fiera in uno stand non nostro. Quindi deve andare tutto al primo colpo.
Progettista HW: mmm...
passano alcune decine di minuti senza che nessuno scriva nulla, poi:
Progettista HW: Andrea, apri il dispositivo. Vedi quel filetto verde vicino alla CPU? Dovresti disaldare il filetto dal condensatore posticcio
Andrea: dissaldato, ora provo a collegare la sorgente al monitor
Progettista HW: sono con te...
Andrea: sul monitor ora funziona. L'immagine è stabile!
[...]
Per un attimo mi sono sentito McGyver. Tagliando il filo verde ha iniziato a funzionare, e senza modificare l'FPGA! Poi un atroce dubbio mi ha attanagliato: e se avessi tagliato il filo rosso? Il dispositivo sarebbe esploso?

Festa a Gattolino

Domenica scorsa sono stato alla prima edizione della festa "Dal bes'ci ai tratur" svoltasi a Gattolino (FC) negli spazi attorno alla chiesa del paese.

Il numero dei trattori presenti era elevato e sicuramente non sono mancate macchine che certamente non si vedono tutti i giorni come i testacalda Orsi, il cingolato Orsi C454 motorizzato Perkins, un Caterpillar D4 molto vecchio, un Lanz Bulldog ed anche tutta una serie di Fiat anni 70 riportati allo stato di quarant'anni fa, come se fossero appena usciti dalla fabbrica.

Quello che sicuramente è mancato è stato lo spazio per l'aratura: solo un piccolo pezzo del terreno disponibile è stato arato, qualcuno non ha nemmeno fatto in tempo a capire come regolare l'aratro. Anche lo stile e l'impegno dell'aratura di alcuni trattoristi va rivisto: c'era chi si impegnava a per arare correttamente , chi arava con l'aratro completamente sregolato e chi faceva solo del paciugo nonostante la prestanza dei propri mezzi come il trattorista del Caterpillar D5B col bivomere CMA completamente idraulico.



Dopo questa giornata di aratura con il D4 protagonista, ma in particolare dopo quella di Selbagnone col D6 a tre cilindri che dava spettacolo, una cosa sola è certa: sto iniziando ad innamorarmi dei Caterpillar d'epoca a cui posso perdonare anche il raffreddamento a liquido.

Il pomeriggio è proseguito col tiro alla fune fra trattori, anzi solo fra quattro trattori visto che una Fiat 211, una Fiat 215, una Fiat 25C e un Fordson Major sono stati i soli a sfidarsi.

Infine c'è stata sfida di tiro alla fune fra persone e Fiat 211, più che altro una gogliardata fra organizzatori della festa e paesani. Però è stato sicuramente interessante veder fermare l'avanzata di un trattore.

Anche questa volta ho il filmato con un po' di scene dell'aratura di alcuni trattori.


OpenShot Video Editor

L'ultima settimana di ferie è stata abbastanza scarsa di risultati a causa del fallimento di ogni tentativo di utilizzo di Pinnacle Studio 10, un'applicazione (pure abbastanza famosa) per montare video partendo da spezzoni di altri video o da collezioni di foto accompagnate da foto. Mai visto un programma più bacato e più esoso di risorse*. L'obiettivo consisteva nel creare un filmato di 40 minuti mettendo insieme le foto del safari in Namibia svolto da mia zia. Una tragedia: tre giorni per posizionare musica e foto; poi dopo quattro ore di elaborazione quello schifo di programma si rifiuta di creare il DVD! Al momento sono solo riuscito a creare un file AVI grande più di 8GB e dunque non trasportabile.

Pochi giorni dopo ho dovuto fare la stessa operazione con i filmati girati durante le manifestazioni trattoristiche a cui ho partecipato. Dopo aver scartato l'ipotesi Microsoft Movie Maker che richiede Windows e Pitivi che ancora fa poco o nulla, ho trovato OpenShot che si è rivelato subito molto intuitivo, per nulla pesante ed impassibile ai diversi formati di ingresso. In poco tempo sono riuscito a montare diversi filmati inserendo il titolo di testa e delle didascalie in sovrapposizione ai diversi spezzoni. L'elaborazione del filmato di anteprima è praticamente istantanea e non appesantisce il sistema nonostante la mia scheda Intel i810 che Pinnacle avrebbe sicuramente fuso dopo aver aperto mille pop-up di diffida all'utilizzo della scheda grafica.

Lo consiglio vivamente a chi ha bisogno di un editor video non lineare da utilizzare su GNU/Linux. Su Archlinux si installa con un semplice
pacman -S openshot


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* in realtà uno l'ho visto: si chiama JMo... ops segreto professionale.

Aratura d'epoca a Selbagnone

Domenica scorsa dovevo andare alla giornata conclusiva di una festa di aratura in provincia di Ravenna ma mi sono svegliato tardi. Alla sera il bilancio non è stato malvagio grazie ad una soffiata riguardante una manifestazione di aratura con trattori d'epoca a Selbagnone (FC), molto più vicino a casa rispetto Ravenna.

La manifestazione è stata organizzata dal M.A.D.I. (Macchine Agricole Di Ieri), un'associazione forlivese fino a quel momento a me sconosciuta. Vicino alla strada c'era uno stand in cui venivano offerti vino e uno succulento cocomero che però nessuno prendeva visto che l'aratura a pochi metri lo aveva ricoperto di polvere.

Dall'altro lato un po' di trattori d'epoca in buone condizioni erano fermi a fare bella mostra di se e delle loro belle quanto inutili targhe ASI. Sicuramente interessanti, o almeno lo sono per me che li ho visti per la prima volta, un minuscolo trattore Azzolini motorizzato Slanzi, un Bubba testacalda, un FieldBoy motorizzato Zetor un paio di trattori Porsche, un Lombardini TL25 con motore bicilindrico a V degno di una MotoGuzzi V7, un Motomeccanica cingolato molto particolare, un Motomeccanica Balilla a ruote e un Landini a testacalda semicingolato.


Poco più in là il terreno da lavorare, secondo me almeno 4 o 5 ettari, che per due giorni ha impegnato tre Landini a testacalda, due Caterpillar D6 del 1937 e quasi una decina di cingolati Fiat tra 55L, 60C e 70C.


Temerari i piloti dei testacalda che di tanto in tanto provavano ad entrare nei solchi lasciati dai cingolati: inutile dire che dopo pochi metri dovevano essere soccorsi da un catenone collegato ad una Fiat 70C. Lo sono stati molto meno i piloti dei cingolati che, ad eccezione di uno, hanno rinunciato ad arare quando arrivava il difficile dovendo camminare con un cingolo sulla terra già arata per fare il centro di un campo.


Sicuramente interessanti i due Caterpillar D6 datati 1937 che con il loro motore tre cilindri e una potenza inferiore ai 40cv riuscivano a raggiungere le stesse prestazioni delle Fiat 70C utilizzando gli stessi aratri. Da notare il fischio incorporato nella marmitta.


Naturalmente c'è anche il video su Youtube.