Per la salvaguardia dello strozzaprete romagnolo

Sarà per il nome, sarà per la forma... ma a me gli strozzapreti piacciono tanto.

A mezzogiorno mangio sempre fuori casa, quindi niente strozzapreti della mia mamma, solo pranzi nelle mense dei più o meno poveri o in qualche barettino fatto apposta per spennare i clienti.

Devo purtroppo segnalare una certa inflazione ed uso improprio del termine "strozzapreti". Capita spesso di trovare tale voce nei menù presentati; acquolina alla lettura del menù, ma grossa delusione guardando il piatto. Nel piatto di strozzapreti non ci sono gli strozzapreti: c'è una normalissima pasta con sezione ad "S", nulla a che vedere con i veri strozzapreti e che generalmente viene definito, dai produttori, "casereccia".

Un vero peccato vedere nei bar e nei ristoranti* romagnoli vedere sminuito uno dei simboli della Romagna.

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* dalle mense dei più o meno poveri non mi aspetto nulla visto il palese obiettivo della riduzione dei costi.

Scrivere scrivere scrivere

Non so perché, ma non sono contento del blog. È da un po' di giorni che su Messenger ho scritto "cerco idee per il blog". Sinceramente non so cosa scrivere. All'università non ci vado più, quindi non posso scrivere di quello. Adesso è subito buio quindi non entro nel campo quando torno dal lavoro, non posso scrivere nemmeno di quello. Ubuntu sul mio notebook è sempre quello (8.04.02) ed ormai configurato a dovere e dunque non ho più nulla da scrivere nemmeno sulla configurazione di Ubuntu.

Scrivo qualcosa tanto per scrivere. Un po' come fa la televisione da un po' di anni: ha terminato le idee e quindi inizia ad autoreferenziarsi: metà dei programmi televisivi parlano di quello che è stato fatto vedere la settimana prima; l'altra metà trasmette cose vecchie di vent'anni. Ho preso OpenOffice Calc e ho fatto questo grafico che mostra l'andamento del numero di articoli mensili durante la vita di questo blog nato nell'Agosto del 2005.