Bilancio di Natale

Quest'anno i nonni di montagna sono malati quindi niente viaggio a casa loro e così mi sono tolto di mezzo il 50% dei parenti senza fare sforzi. Passo il 25 dicembre senza fare nulla, passando dal divano alla poltrona e viceversa. Dentro casa un bel caldino, fuori un freddo da paura condito anche dalla nebbia. Mi è dispiaciuto non vedere i parenti in occasione del Natale.

L'altra metà dei parenti la incontro il 26 dicembre nel classico pranzo natalizio a base di carne di maiale, coniglio e tacchino. L'unica nota stonata è il vino rosso: tutti romagnoli ma sulla tavola c'è sempre e solo del Teroldego del Trentino Alto Adige. Ogni anno ne vengono regalate due bottiglie a mia zia astemia che puntualmente lo ricicla nel pranzo del 26. Saranno anche bottiglie rinomate ma a me il Teroldego fa schifo.
Per fortuna, quest'anno ho portato a casa dal lavoro una bottiglia di Traminer Aromatico, un vino bianco del Trentino Alto Adige. Conoscendo il Teroldego non mi aspettavano nulla di buono, invece ho potuto accompagnare la carne con del buon vino bianco. Non si fa? Cosa me ne frega a me di quello che dicono gli esperti di vino.
Poi, alla fine della mangiata, finalmente il torrone rigorosamente duro, che ancora non avevo visto in questo periodo di festività e che quindi mi mancava parecchio.

La giornata passa in fretta per me. Un po' meno per Plous, il mio gatto, che si è visto un po' sballottato dalla cuginetta (qual'è il grado di parentela della figlia della cugina?). Così impara ad essere appariscente con tutto quel pelo lungo e il fare da bonaccione!

Tornando al passato sono rimasto indietro

Quattro ore pomeridiane di permesso dal lavoro e via a vedere un po' di discussioni di laurea alla Seconda Facoltà di Ingegneria di Cesena dove, un anno fa, mi sono laureato.

Incontro subito un po' di compagni di università che non vedevo da quasi un anno:
IO: Quanti esami ti mancano?
LUI: 1000. Ieri ho dato Analisi Matematica 2.
IO: (ndr) Cazzo... ha iniziato 6 anni fa con me... (ndr)
IO: A bene.
LUI: Che lavoro fai?
IO: Produciamo sistemi di monitoraggio per barconi.
LUI: Pure mio cugino fa il pescatore.
IO: Insomma io lavoro anche sugli yacht di Ferretti...
LUI: Ah però che belli. Ma quanti ingegneri siete?
IO: Otto, di cui quattro sono biomedici.
LUI: Non ci credo! I biomedici non sanno fare un cazzo!
...
Entro nella sala delle discussioni di laurea. C'è un tipo che ha fatto le slides in inglese... mentre le presenta in italiano si perde, deve leggere le slides... che sono in inglese... la confusione aumenta... così impari a fare il figo con le lingue straniere.

Poi tocca ai miei amici... slide con sfondo blu... ma no! Lo sfondo deve essere bianco! Altrimenti addormentano e la leggibilità decade! Poi dovete scrivere grande e zero animazioni!
Tutte cose belle e interessanti: diffusione del suono, trasmettitori e ricevitori UWB, ...; Quasi mi spiace di aver lasciato la ricerca universitaria per programmare un PLC ma poi rinvengo guardando il mio portafoglio che è ben ripieno.

Poi ecco un altro compagno di università:
LUI: ehi da quanto che non ti vedevo
IO: non ti ho più trovato su MSN
LUI: ma sai adesso ho feisbuc!
IO: feisbuc? che roba è?
LUI: eh ma adesso siamo tutti su feisbuc
IO: boh...
Tornando al passato mi sono accorto di essere rimasto indietro... sono stato uno dei pionieri di ICQ e ora non capisco l'utilità di feisbuc.

Una storia sulle bustine dello zucchero (2)

Con l'ultima trasferta dell'anno a San Benedetto del Tronto sono riuscito a recuperare le bustine 11-12 e 15-16 completando la collezione!!!

Ringrazio Sangio che, come da sua definizione, ha la faccia con il culo grazie alla quale ha chiesto ai gestori di poter cercare le bustine nel loro cestone che ovviamente si sono dimostrati gentilissimi.

La collezione completa è qui: http://urbo.altervista.org/it/stalla/stalla.php

Tagliando alla Matiz

Oggi ho portato la Matiz a fare il tagliando del secondo anno che nel mio caso corrisponde a 18000km (non la uso tanto). Ieri, però, mi ero fatto un "pretagliando" a casa mia. Una cosa semplice semplice: avevo riempito fino all'orlo il serbatoio del liquido lavavetri.

Quando ritiro la macchina trovo, come previsto, una ladrata nella ricevuta fiscale allegata qui sotto.


A parte un errore di ortografia sul nome della mia città (o forse si tratta di invidia forlivese?), balza subito all'occhio (perché c'è il riquadro rosso) un litro di liquido lavavetri per il prezzo di 3 euro + 20% di iva. E' evidente che non possono averci messo un litro di lavavetri, nel mio caso non hanno potuto metterci nemmeno una goccia!
O sono falsi dichiarando ciò che non hanno fatto o si tratta di un errore; probabilmente il lavavetri viene fatturato perché fa parte dell'"Inconveniente A" indipendentemente dall'avvenuto rabbocco. Probabilmente vale la stessa cosa per il liquido refrigerante.
A questo punto mi chiedo come posso sapere se tutti gli interventi raggruppati nei tre inconvenienti fatturati sono stati eseguiti...

Una storia sulle bustine dello zucchero

Scrivo giusto per segnalare una nuova pagina aggiunta al mio sito: http://urbo.altervista.org/it/stalla/stalla.php.

La pagina contiene una storiella descritta da cartelli stradali disegnati su bustine dello zucchero raccolte in un ristorante durante alcune trasferte di lavoro.

Spreco

Torno a casa dal lavoro e trovo mia zia in preda al panico: era sicura di aver comprato una penna USB ma si trova di fronte ad un marchingegno di plastica al cui interno risiede la penna USB. Rimasto basito per qualche secondo a causa del misterioso oggetto tra le mani di mia zia tento di studiarlo per capire la combinazione di apertura (mi accorgerò poi che le istruzioni sono serigrafate sulla plastica trasparente in modo da apparire trasparenti).

Alla fine si tratta di una sorta di ascensore per bagarozzi che trasporta la penna USB verso l'uscita. Il tutto è mosso da una vite con maniglione da girare infinite volte.

Bilancio finale: per ottenere una penna USB da 2 GB del valore inferiore a 10 euro sono stati prodotti gli imballaggi (con tanto di RF-ID incollato) mostrati nella foto. Solo l'imballaggio di carta è riciclabile, il resto non è legalmente riciclabile. Complimenti alla Kentron o a chi ha studiato quel cazzo di imballaggio...


Poi si lamentano dicendo che nella mortadella affettata ci mettono troppi fogli di cellofan...

Aratura autunnale

Per fortuna il tempo ha retto e così siamo riusciti a lavorare il terreno delle zucchine a pieno campo e dei pomodori in serra (ovviamente abbiamo smontato le serre prima di arare).

Così, sabato 18 ottobre sveglia alle otto di mattina. colazione e via preparare il Minitauro per l'aratura. L'accordo era di fare un po' di giri per uno, io e mio babbo. Ma dopo i primi giri ha trovato una scusa per non salire più sul trattore.


Tirate le somme ho lavorato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 per poi, una volta sfinito, ho ripassato le leve al mio babbo che ha terminato l'aratura quando ormai era già buio.


Ovviamente non ho perso occasione per farmi filmare ed ovviamente pubblicare il video su youtube.



Come si vede dal video, l'aratro arriva a 40cm di profondità voltando completamente il terreno (e di questo sono molto fiero). Il trattore era in quinta (su otto marce totali) procedendo a poco più di 4km/h.

Colpo di genio


Una foto che avrei sempre voluto scattare ma mi sono sempre dimenticato di farlo ogni volta che ho avuto occasione (l'ho anche usato un paio di volte). Per fortuna c'è Marco Ramilli che ha scattato questa foto al water certificato della Facoltà di Ingegneria di Cesena pubblicandola poi sul suo blog.

Genova: andata, fiera e ritorno.

Partenza alle 5,40 da Forlì con la macchina aziendale (Renault Clio) insieme a Fabrizio alla guida della Clio e al bell'addormentato Riccardo steso, con tanto di cuscino, sui sedili posteriori dell'auto.

Siamo già al confine tra Piemonte e Liguria quando dobbiamo svegliare Riccardo per fare colazione ad un autogrill. Entriamo nell'autogrill, fila impressionante: rinunciamo al caffè. Stiamo per andare via quando vediamo che anche il distributore di benzina ha il bar. Dentro solo pochi clienti: mi assale il dubbio, subito sparito, che facciano un caffè schifoso... invece è ottimo.

Arriviamo al parcheggio dell'aeroporto di Genova sulle nove e mezza. Abbiamo appuntamento con un tipo che ci deve ridare un display MTU di un Pershing 90 da riportare in azienda... Gli telefoniamo, è ancora a San Remo... ma vaff... Oltre tutto doveva essere un bazza parcheggiare all'aeroporto... insomma: 12 euro di parcheggio della macchina e 10 euro a testa per il traghetto verso la fiera.


Una volta dentro la fiera iniziamo a girare tra i vari panfili tutti in fila una di fianco all'altro come tanti fratelli nonostante siano prodotti da costruttori diversi. Da fuori... visto uno, visti tutti. Spiccano solo quelli con scafo colorato con un colore sgargiante e/o intenso: giallo, nero... Poi intravvediamo la banchina degli yacht del Gruppo Ferretti. Questi li conosco meglio: un Riva 75, due Mochi Dolphin, poi il "famossimo" Mochi Long Range 23 con lo scafo FerWey azzurro e dotato di propulsione ibrida (diesel e elettrico); dietro al Long Range la prua dell'Altura 690 e poi l'Altura 840 di Massimo Boldi battezzata "Cipollina", poi i "soliti" Ferretti 830 e 881RPH.


Si mangia, si riparte a girare. Oltre ai panfili da milioni di euro ci sono anche gli scooter d'acqua e i tender che costano comunque alcune migliaia di euro. C'è anche lo stand dell'Unicredit, potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo; che peccato, non gli ho scattato una foto.
Recuperiamo il pannello MTU rotto, è già tempo di tornare a casa. Sulla banchina del traghetto c'è quel simpatico cartello con tanto di tentacolo di piovra che ho inserito come prima foto in questo articolo. Prendiamo il traghetto, poi alle quattro ripartiamo in auto. Stessa situazione dell'andata: Fabrizio che guida, Riccardo dietro che dorme (questa volta solo fino a Modena Nord), io che cerco di non perdermi. Alle nove siamo a Forlì: Bologna è sempre impestata di traffico.

Un appunto sulle persone incontrate in fiera. Era un caldo bestia, io ero con una maglietta di cotone ma avevo caldo; ciò nonostante era pieno di persone in giacca e cravatta: manager sulle barche e gorilla ai lati della passerella che chiedono il pass per salire sulle barche. Quanto caldo avranno patito? Anche le signorine che stanno davanti alle barche sono molto vestite, peccato perché le avrei apprezzate molto di più delle barche. Forse hanno toppato con le previsioni del tempo perché alcuni cantieri avevano organizzato anche un minisalottino di divani davanti alle barche... ma sotto al sole non è tanto comodo... però i manager in giacca e cravatta e le signorine troppo vestite sedevano lì facendo finta che fosse comodo.

Ma Zelig fa ridere?

Sto guardando la seconda puntata di Zelig e mi sembra più divertente la pubblicità sul veleno per i pidocchi. Anche quella però fa pensare: se riescono a pagarsi la pubblicità su Mediaset vuol dire che in giro è pieno di gente con i pidocchi! Ma lavatevi! A mia memoria ricordo solo un paio di casi in seconda elementare e poi più niente. Mah... sarà che ci sono troppe maestre e dopo i bambini prendono i pidocchi? Sarà per questo la ministra ne vuole cacciare due su tre? Che poi lo diceva pure il proverbio: o ti becchi questa ministra o salti dalla finistra!

Zelig non fa ridere. Allora mi sa che guardo Gray's Anatomy. A tal proposito ecco uno stralcio di una chattata con il solito L85:
L85 : ma hai notato che è riiniziato nip e tuck
L85 : su italia uno
urbo : si
urbo : infatti mi perdo tutti i film sul 5 per vedere nipentac
urbo : quindi mi guardo greisanatomi
urbo : che tutti trombano con tutti
urbo : e poi si lamentano che hanno le corna
L85 : hihi
urbo : poi se fanno i medici o se spurgano i pozzi neri non si capisce
urbo : quello che conta è che hanno le corna
L85 : ma oggi le corna sono di moda
L85 : le hanno tutti, anche il salumiere
urbo : beh però sono meglio i salami del salumiere che le corna
L85 : invece hai provato il nuovo brauser di google?
urbo : non c'è per linux
urbo : quindi non lo posso provare
L85 : ok
urbo : e poi dicono che è una cagata
L85 : ma adesso che non studi più non ti annoi
L85 : non ti manca qualcosa?
urbo : mi manca il non fare un cazzo
L85 : mmm
L85 : ma tu anzi studiavi
urbo : mi tira il culo ad essere via da casa dalle 8 alle 18.30
L85 : hihi
urbo : e a mangiare sempre via
L85 : pensa a me, dalle 5-6 alle 18-19
urbo : con l'uni andavo a lezione quattro ore al giorno
urbo : poi due ore di studio a casa poi a fare quel cazzo che mi pareva
L85 : due?
urbo : due quando ero sotto esame
urbo : altrimenti mezzora per riordinare gli appunti
...

La frase della settimana

La7, sabato 04/10/2008, poco dopo le 13:00
Per chi acquista una Subaru Legacy o Outback con motore Boxer Diesel fare benzina al distributore può diventare un piacere...

Ma va? Forse perché non è necessario immettere benzina nel serbatoio?

Non mi torna la nota 76!

"Non mi torna la nota 76!" E' stato più o meno quello il grido che ho lanciato nel momento di maggiore pathos, ieri sera, dentro al Land Rover Defender bianco su cui viaggiavo insieme a Michele. Ma cominciamo dall'inizio.

Ieri, con partenza da Forlimpopoli (FC) alle 17.30 ed arrivo a Cusercoli (FC) alle 23.00 si è tenuto un raduno di fuoristrada organizzato dal 4x4 Romagna Team a cui io ho partecipato come navigatore a bordo del Defender bianco di Michele.

Praticamente si tratta di una manifestazione non competitiva in cui viene fornito ai team un roadbook da seguire per arrivare a destinazione viaggiando tra mulattiere e strade forestali delle colline locali. Si mangia tanta polvere, si salta tanto, ci si diverte moltissimo! Ovviamente il raduno termina con un'abbondante cena in un ristorante nei pressi dell'arrivo.

Il roadbook è formato da una serie di note che portano come riferimento i metri percorsi dalla nota precedente e mostrano con un semplice disegnino quale diramazione prendere in corrispondenza di ogni incrocio. Il fuoristrada è quindi fornito di un contametri azzerabile manualmente in corrispondenza di ogni nota.

Si parte con un po' di asfalto in collina (Polenta, Tessello, ...) per poi arrivare a Pian Di Spino in cui si inizia a mangiare un po' di polvere e a saltare sui sedili attraversando letti di torrenti e superando argini (mi stupisco ancora pensando a quali ostacoli riescono a superare i veri fuoristrada). Di seguito, tre foto scattate quando ancora c'era un po' di luce per fare i deficienti in posa.



La notte avanza, le note pure. Ci troviamo in testa ad un gruppetto di fuoristrada e Michele che continua a ripetere "ti tornano le note? siamo in testa all'ultimo gruppo, se non ti torna una nota ci perdiamo" quasi a chiamare la sfiga.
Arriviamo alla nota 75, una sorta di incrocio a sei vie, svolta a sinistra poi subito a destra, altri 150 metri e dovrebbe esserci il bivio della nota 76... non c'è. Fermiamoci. Chiediamo al gregge di fuoristrada che ci seguono: il primo non ha il roadbook, il secondo non ha il contametri ma conferma che siamo nella giusta posizione. Dietro altri fuoristrada più sperduti dei primi due.... ma tutte pecore che seguivano noi?
Proseguiamo un altro po', la mulattiera si interrompe. Dobbiamo girarci tutti e tornare alla 75. Mica facile far girare una decina di fuoristrada in una mulattiera...
Capisco l'errore, non eravamo stati abbastanza rapidi a svoltare a destra! Proseguiamo da lì senza problemi fino al ristorante. Cena spettacolare. Quest'anno si è mangiato molto meglio dell'anno scorso.

Trentamila

Il 23 gennaio scorso ho festeggiato le ventimila visite, oggi festeggio le trentamila. Diecimila visite in poco meno di 8 mesi; più di visite mese...


Tante felice per il risultato, peccato che in questi ultimi mesi faccia tanta fatica a scrivere...

Ferie

Cosa faccio per le ferie di Ferragosto? Vado a Parigi? No! Vado in Corsica? No! Vado a Cattolica su una barca? No!

Mi siedo sul mio cingolato preferito ed inizio ad arare i campi! Ovviamente mi porto anche la macchina fotografica per documentare il tutto con un po' di foto



e un video

Scaldiamo i motori in attesa delle ferie!

Non c'è nulla di meglio del ripper per scaldare il pilota e il motore di un trattore. Se poi si prova a mandare la talpa fino a 70cm di profondità con un trattore che pesa gommato solo 27 quintali ci si diverte ancora di più!

Ecco un po' di foto:



Dal video seguente si può notare lo slittamento che ha dovuto subire il trattore che non ovviamente non faticava: poca aderenza per troppa potenza!

Che cattivoni...

Ricevo questa email:
Caro utente Tripod,

In relazione ad un abuso del servizio Tripod e nel rispetto di un servizio che mira ad essere sempre di qualità, abbiamo deciso di chiudere il tuo sito web http://utenti.lycos.it/urbo/ . Non ti sarà più possibile accedervi nè via browser nè attraverso alcun software FTP.

Il Lycos Tripod team.
Infatti, cliccando sul link appare:

Mi sa che si sono accorti che utilizzavo lo spazio web gratuito come deposito di file (più che altro si trattava di manuali di trattori).

Una sola domanda: come faccio a recuperare i file contenuti su tripod? Spero di avere gli originali da qualche parte sul computer.

Adesso devo cercare un altro posticino gratuito per tenere i file.

D'oh! La frizione!

Ieri pomeriggio speravo in una regolazione lampo della frizione del Pasquali: tiro giù il motore, regolo le tre zampette del complessivo e rimonto il motore il tutto in meno di due ore. Purtroppo non è stato così.

Iniziamo dai sintomi: frizione che non stacca correttamente e conseguenti grattate di cambio in occasione degli innesti di marcia.


Con l'aiuto del muletto stacchiamo il motore da cambio in poco tempo notando subito un po' di ruggine ma comunque lo spingidisco e il sistema di comando risulta in ottime condizioni.


Ecco il complessivo un po' martoriato dal tempo ma comunque funzionante. Nascosta dal complessivo, si celava la brutta sorpresa sul disco della frizione.



I ferodi si sono scollati dal disco metallico centrale (perché non li avevano imbroccati come si fa di solito?) ed uno dei due si è spezzato in tre parti. Questo significa che devo per forza rivolgermi alle ditte specializzate nella ricostruzione dei materiali d'attrito di freni e frizioni spendendo molto probabilmente una trentina di euro. Brucia un po' quando non si riesce a fare tutto in casa propria...

AGGIORNAMENTO 17/06/2008: Disco fatto ricostruire in 45 minuti da una ditta di Cesena specializzata in freni e frizioni (45€... cacchio se sono aumentati i prezzi!). Rimontato tutto senza troppe difficoltà. Ora il trattore funziona correttamente.

Tempo libero

Era da molto che non utilizzavo una tastiera normale per scrivere: solitamente sono sempre davanti al computer portatile sia a casa che al lavoro dove ho a disposizione un fighissimo notebook Nev@da con coperchio rosso che purtroppo ha il monitor 15" con risoluzione massima 1024x768.

Adesso sono a casa sul computer fisso, dotato di una bellissima tastiera verde che mi accompagna da ormai otto anni, che sfrutto un po' di tempo libero per ciucciare un ghiacciolo giallo e per scrivere un po' di cagate sul blog.

Prima di tutto devo accendere una candela a quel sant'uomo che venerdì mattina a CaseMurate (FC) mi ha lampeggiato ed ha pure gesticolato con le mani per segnalarmi che 500 metri avanti c'erano i vigili urbani con l'autovelox... grazie veramente... ti devo 10 punti della mia patente.

Devo ancora assimilare bene il lavoro nel mio ritmo di vita: il mio tempo libero non rende ancora al 100% e quindi ho sempre tante cose da fare ma ne faccio sempre meno del dovuto.

Ad esempio dovrei:
  • tosare gli altri 35 metri di siepe di lauro;
  • andare dal barbiere per tagliarmi i capelli;
  • smontare la frizione nel Pasquali;
  • regolare la frizione nel Valpadana 4RM-450L;
  • modificare il circuito idraulico del Valpada 4RM-450L per comandare l'idroguida con una sola pompa e un solo serbatoio;
  • eliminare una piccola perdita di olio idraulico dal muletto Hatz.
Per fortuna che ieri sera ho trovato il tempo per cambiare l'olio motore nel Minitauro60C altrimenti la lista sarebbe stata ancora più lunga.

Ubuntu dentro Windows: disinstallazione in 3 secondi!

Dopo aver installato e provato Ubuntu 8.04 dentro Windows XP è arrivato il momento di disinstallarlo. Nulla di più facile e veloce!

Due click, tre secondi di attesa ed ecco che Ubuntu è sparito dal disco rigido. Niente paura! Non ho intenzione di abbandonare Ubuntu! Ha passato tutti i miei test e così l'ho sostituito ad Ubuntu 7.10 nella partizione ext3 del mio disco rigido.

Meglio tardi che mai....

Due giorni fa mi è arrivato questo SMS da parte di TIM:
La informiamo che stanno circolando SMS che invitano a chiamare numeri a pagamento 899: le suggeriamo di non contattare tali numeri.
Grazie ma potevate accorgervene prima. Ho già segnalato queste truffe il 23 maggio del 2006, il 26 gennaio del 2007 e il 2 aprile del 2007.

Ubuntu 8.04 dentro Windows

Una delle novità più interessanti di Ubuntu 8.04 è senz'altro Wubi che consente di installare Ubuntu come "un'applicazione di Windows" all'interno di un file nella partizione di Windows.

Cerchiamo di capirci meglio: avviamo Windows ed inseriamo all'interno del lettore il CD di Ubuntu da cui apparirà la seguente schermata in cui è possibile scegliere di installare Ubuntu come ogni altra applicazione.

Il procedimento di installazione procede poi con la scelta della partizione di installazione (nel mio caso C:\ o D:\), dello spazio da dedicare ad Ubuntu (da 4GB a 10GB), del nome utente e della lingua.

A questo punto è possibile iniziare la prima fase dell'installazione, ovvero la copia dei file del CD dentro all'hard disk e la modifica al boot loader di Windows per permettere la scelta tra i due sistemi operativi all'avvio del PC. Nel mio PC questa fase è durata 21 minuti.

Dopo aver riavviato la macchina e aver scelto di far partire Ubuntu si passa alla seconda fase di installazione in cui Ubuntu viene installato e configurato a dovere. Nel mio PC questa fase è durata 17 minuti dopo i quali avevo il sistema operativo completamente funzionante.

Interessante la sistemazione delle partizioni all'interno di Ubuntu: la partizione Windows in cui è installato anche Ubuntu viene montata nella cartella /host mentre tutte le altre sono al solito posto dentro la cartella /media.


Wubi è sicuramente una caratteristica interessante che, a mio parere, dovrebbe essere adottata da tutte le distribuzioni interessate a far conoscere il mondo GNU/Linux a nuovi utenti.
Questo sistema permette infatti di saltare una delle più pericolose, oscure e paurose tappe per l'installazione di un sistema operativo: il partizionamento dell'hard disk.
Inoltre, Wubi mi ha permesso di testare Ubuntu 8.04 evitando di avviare Ubuntu Live che per forza maggiore è troppo lento e non può mostrare le reali potenzialità del sistema operativo.

Nei prossimi giorni installerò Ubuntu 8.04 nella partizione della vecchia versione (7.10) e disinstallerò questo Ubuntu come una qualsiasi applicazione.

Zenwalk 5

In attesa che i server di Ubuntu si assestino dopo la marea di accessi che stanno ricevendo a causa dell'uscita della nuova versione, ho (ri)provato Zenwalk (http://www.zenwalk.org/). Si tratta di una distribuzione Linux che utilizza XFCE come ambiente desktop e che è basata su Slackware, quindi niente apt-get...

L'anno scorso avevo provato troppo frettolosamente Zenwalk 4.4 e non mi era piaciuta più di tanto. In questi giorni, grazie al sito http://divilinux.netsons.org/ è rinato il mio interesse verso Zenwalk, in particolare la versione 5.0.

In poco tempo l'ho installata nel mio pc fisso dotato di scarse risorse (CPU AMD Duron 800MHz, Ram 512MB a 100MHz) che richiede una distribuzione leggera, semplice e veloce per sostituire Xubuntu 7.10 che non era mai stata né leggere, né veloce.

In una trentina di minuti il sistema è installato. Il procedimento di installazione è in lingua inglese ma è comunque molto semplice ed intuitivo.

Dopo il primo avvio, per avere una distribuzione su misura e pronta all'uso, mi è bastato installare con Netpkg la localizzazione in italiano di Firefox (alias Iceweasel) e Thunderbird (alias Icedove), installare i driver HP per la stampante sempre con Netpkg, modificare un po' l'aspetto grafico di XFCE per renderlo simile a quello di Xubuntu a cui sono più abituato ed editare il file /etc/fstab in modo che le altre partizioni venissero montate con i permessi di scrittura.

Dopo averla provata per tre giorni posso affermare di essere molto impressionato dalla sue qualità sicuramente tutte superiori a quelle di Xubuntu 7.10. Certo nessuna distribuzione può fare i miracoli con il mio computer, ma questa c'è andata molto vicino!

Per concludere allego gli screenshot del mio desktop e di quello di mio padre a cui ho realizzato una configurazione particolare per chi deve solo andare su internet ad aggiornare il registro delle attività agricole, scaricare la posta e spegnere il pc.


Evitare di utilizzare la posta di Libero

Odio Libero ADSL e questo penso sia chiaro a tutti dopo quello che mi ha fatto patire per attivare l'ADSL merdosa che offrono e che per fortuna ho disdetto appena ho potuto.

Rimaneva però il problema dell'indirizzo email che ho su Libero poiché, viste l'impossibilità di scaricare la posta e la lentezza del servizio web, era diventato quasi inaccessibile per me ma rimane un punto di riferimento per molte persone che vogliono scrivermi (soprattutto perché quell'indirizzo coincide con il mio contatto MSN).

Recentemente ho scoperto l'esistenza del servizio di risposta automatica che mi ha consentito di inviare automaticamente un messaggio a chiunque mi inviasse un'email all'indirizzo @libero.it.
Attualmente mando questo messaggio molto chiaro sulle mie opinioni verso Infostrada:
Questo messaggio viene inviato automaticamente a chiunque mi scriva una email.

Odio Wind, odio Infostrada e odio Libero per i servizi scadenti che offrono.

Da tempo non leggo più questa casella email. Quindi è inutile continuare a scrivermi tramite questo indirizzo.

Se hai necessità di scrivermi utilizza l'apposito modulo presente sul mio sito internet.
Allego alcune immagini che spiegano come procedere:


In particolare, nella seconda immagine è fondamentale salvare (punto 3) ed effettuare il log-out (punto 4) per rendere effettive le impostazioni.

Un altro messaggio carino da inserire nella risposta automatica potrebbe essere simile al messaggio di errore che viene inviato quando l'indirizzo del destinatario è inesistente:
This is an automatically generated Delivery Status Notification

Delivery to the following recipient failed permanently:

indirizzo@libero.it

Technical details of permanent failure:
PERM_FAILURE: I tried to deliver your message, but it was rejected by the recipient domain. The error that the other server returned was: 550 550 #5.1.0 Address rejected indirizzo@libero.it. We recommend contacting the other email provider for further information about the cause of this error. Thanks for your continued support. (state 14)

Consumi Matiz 800 GPL: record!

Lavoro nella zona industriale "Coriano" di Forlì (vicino all'inceneritore) e per raggiungerla percorro parte della Strata Provinciale Cervese che collega Forlì a Cervia. Il percorso casa-lavoro è quindi abbastanza scorrevole (si ha quasi sempre la precedenza) di 23.8km e molto favorevole alle prove di consumo delle automobili. Infatti, con la mia Chevrolet Matiz 800 alimentata a GPL ho ottenuto risultati strabilianti: 450km con 19€ di gas. Vediamo i conti nel dettaglio:
  • Prezzo del pieno: 19€;
  • Prezzo del GPL: 0.68€/l;
  • Litri di GPL inseriti nel serbatoio: 27.94l;
  • Distanza percorsa con un pieno: 450km;
  • Distanza percorsa con un litro di GPL: 16.1km/l;
  • Distanza percorsa con un euro di GPL: 23.68km/€.

Pronto? Siamo di Sky...

- Pronto? Siamo di Sky, le interessa fare un abbonamento?
- Pronto? Lei ha vinto un soggiorno a Cannuzzo (RA) se compra 750 bottiglie di vino al metanolo. Accetta?
- Pronto? Le attiviamo Tele2, è d'accordo?
Queste sono le uniche conversazioni che si svolgono tramite il telefono di casa (infatti nella bolletta c'è solo il canone fisso per la voce e per l'ADSL). Come fare per eliminare queste inutili chiamate?

Poco più di un anno fa, dopo una revisione alla legge sulla privacy, la Telecom ha inviato una lettera a tutti gli abbonati per chiedere:
  • la disponibilità ad essere inseriti nell'elenco telefonico;
  • la disponibilità a ricevere pubblicità via posta cartacea;
  • la disponibilità di ricevere pubblicità via telefonica.
Ovviamente le mie risposte sono state - Sì* - No. Dopo averle inviate le chiamate pubblicitarie sono diminuite man mano fino ad azzerarsi. Poi, pochi giorni fa, telefonano dalla Telecom e chiedono di rispondere nuovamente alle tre domande a cui, mio babbo, risponde inconsciamente di Sì. Non l'avesse mai fatto! Dopo una settimana riprendono le telefonate pubblicitarie!

Fortunatamente ho trovato la soluzione: registrarsi sul sito http://www.187.it e modificare le impostazioni della privacy. Ecco un paio di foto per trovare le opzioni della privacy ben nascoste all'interno del sito 187.it:

Dopo aver cliccato nei tre riquadri evidenziati in blu appare la seguente immagine in cui è necessario rispondere nel seguente modo:

A fondo pagina poi è necessario inserire i propri dati per essere aggiornati sull'evoluzione della pratica relativa alla nostra richiesta.


_________________________________
* La pubblicità cartacea via posta la accetto (per il momento). Tanto sono loro che spendono ad inviarla e io non devo correre verso il telefono pensando che sia qualcosa di importante: devo solamente aprire la cassetta della posta.